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martedì 16 aprile 2013

ESORDIO COL BOTTO AL VERY CAMP

VALPEJO – MONTEVACCINO 2-0

43’ PT SLUCCA, 41’ ST MORESCHINI


Si gioca il sabato sera, i ragazzi scalpitano per il post partita al New Power Generation … e le tre comari Martini Moreschini e Monterrey, mi sequestrano nello spogliatoio fino alle 3 di notte in compagnia di qualche bionda.
Ma parliamo di football. Il campionato da assoluti protagonisti con nove vittorie di fila, ci vede perdere ben 7 punti nelle prime tre partite del girone di ritorno. Come al solito ad incidere è il generale inverno, che miete vittime in Valletta come tutti gli anni. Oggi però ci sono 18 giocatori disponibili, e un paio sono addirittura in tribuna. La panchina è zeppa di papabili titolari, Cico, Chiesa, Stablum, Pacchioli, Daldoss e Raul sono costretti ad un ruolo di comprimari. Mister Brusa punta su Mirone punta centrale, ad un mese dall’infortunio alla spalla può essere rischioso, gli dice bene e il golden boy si fa novanta minuti. Uno Slucca in grande spolvero nelle ultime uscite insieme a Celo, Daniel e Mariano riescono a tenere alto il ritmo della gara. Dietro c’è Alba con Dirling e So, sulla corsia di sinistra Zamba con davanti la zanzara Kele. Il Montevaccino è squadra non trascendentale, ma ordinata e con l’esperto Gasperini che ha i colpi per far male davanti (scheggia la traversa sull’ 1-0 non a caso con un tiro da fuori). Primo tempo con buoni fraseggi, ma con pochissimi affondi negli ultimi sedici metri. Daniel sgroppa nonostante debba preoccuparsi di un buon giocatore e la coppia di centrocampo non soffre mai gli avversari. Ci vuole tuttavia la classe di Slucca a schiodare lo 0-0, palla sulla tre quarti e tiro sotto la traversa con il portiere in affannoso ripiegamento. Prima del tè il brivido dell’occasione ospite, poi un secondo tempo di contenimento con troppe punizioni concesse agli avversari che però creano un solo pericolo con Canella che copie una prodezza alla mezz’ora. Poi Moreschini sale in cattedra, proponendo fraseggi alla Pep Guardiola e arrivando al tiro due volte con il sinistro. Alla seconda spara un fendente al volo che si insacca per il 2-0 definitivo. Ben tornati alla vittoria!

CANELLA DIEGO 7
E’ pur vero che la palla alta era da respingere con il pugno, ma sulla ribattuta a botta sicura di Ghirardello compie un miracolo: colpo di reni in una frazione di secondo. Un gesto atletico che vale come un gol. FELINO

SONNA MARCO 6
Si vocifera di seratone a base di ‘coda di gallo’ di ogni sorta. Sì forse è più loquace del solito negli spogliatoio, ma in campo non è in difficoltà. Francobolla la punta non concedendo nulla, più di una pecca, invece, in fase di appoggio o rilancio. Ma se Chiellini gioca nella Juventus, So può giocare tranquillamente fino in Eccellenza. TECNICO

MARTINI FULVIO 7
Il sinistro fatato non invecchia mai. Sventagliate a tagliare il campo con una precisione chirurgica. Ma anche parecchi recuperi dei suoi e chiusure da manuale. E’ in forma, ma un problema al ginocchio lo costringe alla resa nell’intervallo. MATURO

GIONTA DANIEL 7.5
Ormai costantemente fra i migliori in campo. Oggi non arriva 100 volte in fondo al campo, solo perché deve difendere costantemente. Lui non si scompone, ma trova comunque i tempi e i modi per appoggiare l’attacco. Naturalmente anche di testa si rende pericoloso in avanti quando c’è una palla ferma. Trasformato in uomo fascia, lui che era il classico centrale difensivo. Qualcuno azzarda che una preparazione invernale non intensissima gli abbia giovato. Mah … le doti naturale sono tutte sue. PARTENOPEO BIS

MORESCHINI MARCELLO 8 MVP
A parte qualche svarione nel dopo-gara, stasera non sbaglia nulla. E’ il primo che sradica palloni, ed il primo che detta il passaggio. Difende la palla con esperienza e si esalta con il fraseggio tecnico con i giovani rampolli lì davanti. Gli mancava solo il gol, e così si inventa un tiro al volo di sinistro che fa spellare le mani anche a Zum in tribuna d’onore. Una buona forma, un ambiente che gli piace, dei compagni di squadra che ‘giugano ala bala’ sono il mix che gli permette di mettere in mostra le sue qualità pedatorie. MONUMENTALE

ALBASINI DAVIDE 6
E’ sempre una sicurezza, ma questa volta lascia gli allori ai suoi compagni. Qualche rilancio al cardiopalma gli abbassa il voto. Suo come al solito il ruolo di leader difensivo. Non appariscente, ma comunque efficace. CONDOTTIERO

ZAMBELLI MICHELE 6
Rientra in campo da titolare dopo un paio di gare, ed il Valpejo torna alla vittoria. Presidia la fascia con sagacia e furore agonistico. Qualche spallonata di troppo e un paio di falli non proprio necessari sono nel conto, in compenso non perde mai l’uomo e dà concretezza ad un ruolo più difensivo che offensivo. CORIACEO

VENERI MARIANO 7.5
E’ entrato in forma e dunque riesce ad andare a prendersi i palloni anche in difesa. Il suo mentore Celo gli dà sicurezza e non a caso è con lui che scambia frequentemente piacevoli triangolazioni. Ampi margini di miglioramento in fase di inserimento offensivo, per il resto nulla da eccepire. MOTORINO

MIRONE FABIANO 6.5
Sembra una pazzia vederlo in campo dopo nemmeno un mese dall’infortunio alla spalla. Gioca evidentemente un po’ contratto, ma le sponde sono quelle di sempre. Perno centrale dell’attacco non spreca una palla. Timoroso sulle palle alte … e ci mancherebbe altro. Se a breve riacquisirà sicurezza ne vedremo delle belle. PLAY BOY

SLUCCA ALBERTO 7
Il migliore davanti. Tanto movimento e la quarta perla su quattro partite : il portiere rinvia corto, e si precipita in porta, Albe con calma la mette giù e si inventa un lob (forse sporcato) che si insacca sotto la traversa, nell’incredulità dei più. Nel finale la sua generosità in fase difensiva lo porta al secondo giallo e all’espulsione. Rientrerà per la prima della classe. DECISIVO

DALLAVALLE MICHELE 5.5
La zanzara tigre oggi punge poco. Servito spesso con palloni lunghi di Fulvio non riesce quasi mai a sgusciare come lui sa fare. Le sue conquiste muliebri lo hanno forse debilitato un po’. CONTRATTO

STABLUM SIMONE 5.5
Un secondo tempo per riprendere il ritmo partita. A lui la mancata preparazione forse pensa un po’, fatto sta che non incide. Pericoloso comunque quando dribbla in area e spara di poco a lato, a dimostrazione che anche in una gara – no, può essere decisivo. ANNEBBIATO

MONTERREY RAUL 6
Sufficienza di stima. E’ vero che l’arbitro lo prende di mira quando gli fischia due dubbie punizioni, ma poi si va a cercare interventi inutilmente aggressivi che portano sempre al fallo. Spronato dal capitano Cello nel finale si riprende e conclude a testa alta. Con la palla nei piedi comunque può fare la differenza. CABEZON

CHIESA DANIELE 6
Direttamente dalle piste di sci entra per abbassare la saracinesca alla difesa. Non fa una piega e respinge tutto quello che passa dalle sue parti. THE WALL

BRUSAFERRI ATTILIO 7
Oggi aveva 18 titolari. Scelte difficili e non scontate per riprendere la marcia che questa squadra aveva intrapreso all’andata. Il modulo è sacro, e gli interpreti ormai intercambiabili si mettono a disposizione. Tre punti non scontati, che possono ridare fiducia alla truppa. MAI DOMO



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